Tra le allergie più diffuse al mondo quelle alimentari occupano un posto di rilievo. Ne soffrono tantissime persone; per quanto riguarda i bambini, alcuni manifestano un’allergia alimentare solo nei primi anni della loro vita, mentre tutti i sintomi scompaiono crescendo, in vari casi già dopo i 12 anni di età. I sintomi si accomunano abbastanza, nel senso che il sistema immunitario risponde in modo simile indipendentemente da quale sia l’alimento che ne ha scatenato la risposta.
I sintomi delle allergie alimentari
I sintomi derivano dal fatto che il sistema immunitario non riconosce alcuni dei componenti di un alimento, ad esempio delle proteine in esso contenute, e rilascia anticorpi come fosse un agente patogeno o estraneo. A seconda del soggetto tali sintomi si possono manifestare al solo contatto con l’alimento, o anche dopo un paio d’ore dall’ingestione. Per questo motivo si va dal prurito, nel punto di contatto, fino all’orticaria, alle difficoltà respiratorie o ai dolori addominali e al vomito. In molti casi l’allergia alimentare causa rinite, o sintomi simili a quelli dell’asma. Visto che le allergie alimentari possono portare a sintomi anche gravi, quali lo shock anafilattico, se si avvertono sintomi anche lievi durante un pasto è sempre consigliabile rivolgersi al medico curante.
Gli alimenti con più allergeni
Le allergie alimentari sono correlate agli allergeni contenuti negli alimenti. L’allergia all’uovo e al latte sono tra le più diffuse, soprattutto nei bambini. Ricordiamo poi l’allergia alle noci, alle arachidi, alla soia, ai molluschi, ai crostacei e ai cereali. Soprattutto per quanto riguarda il grano e l’uovo, alcuni bambini che soffrono di allergia a questi alimenti già nei primi anni di vita, possono superarla con la crescita, ma non è sempre così. Fortunatamente stiamo parlando di alimenti che sono prontamente segnalati sulle etichette del cibo che si acquista in qualsiasi supermercato, quindi non è poi così difficile tenersene alla larga.
La diagnosi di un’allergia alimentare
Sono disponibili vari test che permettono di valutare l’effettiva presenza di una specifica allergia alimentare. Si può trattare di test cutanei o anche di analisi del sangue, che vanno a verificare l’effettiva risposta immunitaria dopo aver consumato specifici alimenti. Spesso chi manifesta i sintomi sopra descritti è invitato a escludere progressivamente un numero crescente di alimenti, fino alla scomparsa dei sintomi stessi. In questo modo si ottiene rapidamente e in modo del tutto non invasivo una precisa conoscenza degli alimenti che causano allergia nel soggetto.
La cura
Nella medicina convenzionale non esiste una vera e propria cura per le allergie alimentari; nel senso che i farmaci che si utilizzano non fanno scomparire l’allergia ma alleviano soltanto i sintomi, come avviene ad esempio per gli antistaminici. Questi ultimi inibiscono il funzionamento dell’istamina, un mediatore chimico che stimola la risposta immunitaria. Solitamente il principale consiglio offerto a chi soffre di allergie alimentari consiste nell’eliminare l’alimento che causa i sintomi allergici. È importante comunque sentire il consiglio di un medico, che seguirà il paziente nel corso degli anni. Anche perché per molti giovani, soprattutto bambini, l’eliminazione dell’alimento causa dell’allergia può portare a una completa desensibilizzazione.
Negli ultimi anni, alcuni centri medici, attraverso l’utilizzo della medicina integrata, stanno raccogliendo risultati incoraggianti in direzione della risoluzione delle allergie alimentari.
I commenti sono chiusi.